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5 marzo 2007
C'era un gruppo che amava i Rolling Stones
I Rangzen ieri al Tg2 Dossier del romagnolo Michele Bovi
di CLAUDIA ROCCHI

rangzen
I Rangzen come i Beatles ad Abbey Road


Claudio Cardelli ha mostrato al giornalista vecchi super 8 inediti sui Rolling Stones.
Ora per la band riminese un tributo ai Beatles

RIMINI. L'antefatto. Talvolta i sogni chiusi in un cassetto fuoriescono dalla polvere per illudere ancora coloro che quei sogni li hanno vissuti.
E' accaduto a due milanesi, sfegatati fan dei Rolling Stones che nel lontano 1967 e 1970 assistettero al Palalido di Milano ai concerti italiani delle "pietre rotolanti". I due sono amici di Claudio Cardelli, leader dei Rangzen, band riminese specializzata in un repertorio vastissimo di cover (più di 500 pezzi all'attivo) in special modo di Beatles e Rolling Stones. Cardelli ha mostrato quei vecchi filmati in super 8 all'analista romagnolo (nato a Cervia) Michele Bovi, attuale vicedirettore di Raidue e autore di Tg2 Dossier dedicato alla storia della musica.
Nello speciale su Beatles e "Pietre rotolanti" andato in onda ieri alle 18, sono fuoriusciti

dal cassetto quei due vecchi filmini, unici e inediti, a ricordo dell'epoca d'oro "italiana" di Mick Jagger & Co.

Super 8 indimenticabili
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Michele Bovi sottolinea che il colore è la vera novità di quelle riprese, uno dei primi esempi di filmati casalinghi a colori; e poi il sonoro originale. E, non da ultimo, le due diverse formazioni dei Rolling stones: «Nella ripresa del 1967 - precisa il giornalista - suona il chitarrista Brian Jones che morirà nel '69. Nel filmato del 1970, compare Mick Taylor mentre al batterista Charlie Watts, Mick Jagger fa indossare la maglia del Milan. La squadra infatti aveva vinto la Coppa dei campioni e Jagger era un appassionato calciofilo».

I Rangzen in tivù coi Rolling Stones.
Nel Tg2 Dossier di ieri Michele Bovi ha pure mostrato alcune riprese dei Rangzen in concerto di recente al Naima di Forlì. La band sta incidendo in questi giorni il dvd tributo a Sgt Peppers lonely hearts dei Beatles, votato dagli inglesi come disco del secolo: «Recuperiamo anche gli strumenti originali - fa sapere Claudio Cardelli -; le riprese effettuate dalla Rai al Naima riguardano il nostro primo concerto tributo della serie».

Più semplice suonare i Beatles o i Rolling stones?
«Tecnicamente sono più semplici i Beatles - aggiunge Cardelli -, motivo per cui la maggior parte delle cover band si dedica solo a loro e non anche ai Rolling stones come facciamo noi. Per "entrare" dentro alla band di Mick Jagger occorrono un'alchimia sonora, un ritmo, che non sempre riescono».

I Rangzen secondo Michele Bovi.
«È un'ottima orchestra, trans-generazionale con padri e figli che suonano insieme. Un gruppo raro a sentirsi, sia perché interpreta entrambe le band inglesi, sia per la varietà del repertorio.

E poi sono bravi, quando la maggior parte delle cover band scimmiotta i grandi artisti».

La profezia del bravo capostruttura
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«Nello speciale di domenica si è visto anche un altro filmato inedito dei Beatles, in Italia nel giugno 1965 in concerto al Vigorelli di Milano. Arrivati grazie allo storico impresario Leo Wachter, colui che portò in seguito i Rolling Stones. «Wachter - racconta ancora Bovi -propose alla Rai le riprese del concerto al Vigorelli ma un funzionario disse: "Non ci interessa perché fra qualche mese nessuno più parlerà di quei quattro scarafaggi!"».

Cantanti di larghe vedute.
«Fortunatamente, tra i fan dei Beatles c'erano pure i giovani Peppino Di Capri e il batterista Gianni Dall'Aglio che suonò nei Ribelli di Adriano Celentano. Le riprese del Vigorelli sono le loro».

Michele Bovi spalla di Jimi Hendrix.
«A 17 anni suonavo nei Pier Franco Colonna e i Boa boa. A Roma nel '68 venne Jimi Hendrix e noi facemmo da apripista. Oggi in Rai mi occupo di edizioni del telegiornale; solo quando posso divertirmi mi dedico alla storia della musica».

Quale il periodo migliore?
«Per me tra il 1955 e il 1965; un decennio rivoluzionario in cui in Italia passò di tutto».

Sanremo. «Ho visto il Festival a San Marino con mia moglie e mia figlia. Anche noi abbiamo votato scegliendo Cristicchi, per me il giovane più interessante. Mi aveva colpito tempo fa quando in un suo disco inserì una canzone di Sergio Endrigo di cui ero un grande fan. Al secondo posto avrei scelto La paranza di Silvestri, al terzo Tosca».

E alla fine, meglio Beatles o Rolling Stones?
«Io dico tutti e due - ha concluso Zucchero nello speciale di Michele Bovi - perché fanno ancora parte della nostra storia»